Matteo BasilE'

 

Matteo Basilé nasce a Roma nel1974 ed è considerato uno dei principali esponenti dell’arte digitale europea. Da oltre dieci anni fonde la cultura digitale con l’iconografia classica, riposizionando l’idea del ritratto di matrice rinascimentale. L’artista utilizza la fotografia e il video per sviluppare il suo personale codice di pittura contemporanea, utilizzando la protesi linguistica del computer come ampliamento di ogni visione. Il mondo di Basilé è un universo iconografico tra manierismo tecnologico e surrealismo pittorico. Nel suo caso i due movimenti storici dell’arte segnalano l’uso inedito di una citazione che tende alla sintesi e all’affermazione dell’arte come metalinguaggio.
I suoi personaggi, catturati dallo scatto digitale, divengono icone senza tempo dove segni tracciati sulla pelle raccontano geografie di memorie intime. Il volto inteso come viaggio, la memoria come approdo in quello che Basilé definisce “archivio dell’anima”. La sua collezione di volti e corpi racconta, nel suo divenire, la storia di un’umanità a lui cara. Donne, bambini, uomini e vecchi vengono catapultati nell’immaginario senza tempo dell’artista, con il compito di tramandare un verbo tridimensionale che unisca la pittura al cinema, la scrittura alla materia, la fotografia al suono e allo spazio scenico.

L’artista campiona, manipola e sintetizza il DNA dei suoi personaggi per trasformarli in martiri e santi di un mondo parallelo al nostro. Bellezze inquietanti e bruttezze meravigliose si fondono nell’era del digitale. Realtà e finzione viaggiano parallele fino a sfiorarsi nella creazione di un nuovo immaginario collettivo.

 

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